Autore: Osvaldo Soriano
Editore: Einaudi
Anno: 1983
IBSN: 88-06-140909-1

Il volume raccoglie diciannove racconti, di cui un lungo inedito, che
rappresentano una vera galleria di personaggi indimenticabili,
una
immaginaria squadra composta da figure dolci e stralunate, patetiche e comiche,
di certo assolutamente vive e affascinanti.Se scrivere di calcio può
apparire un po' restrittivo, se si pensa che i lettori debbano essere solo gli
appassionati di questo sport, si sbaglia di grosso quando si parla di Soriano.
La sua scrittura riesce a coinvolgere e
ad appassionare anche chi non ha mai visto una partita, i suoi personaggi sono
un po' veri e un po' fantastici, sempre e comunque vibranti di sensibilità e di
calore, ingenui e perfidi nello stesso tempo: l'aculeo piantato nel sedere del
portiere per bloccarlo, e poi lì dimenticato, ne è un divertente esempio.
"L'eterna, e crudele imprecisione della parola" in questo scrittore si
trasforma nella capacità creativa di costruire immagini e veri ritratti che
prendono anima, si agitano, quasi costretti dalla dimensione della pagina
scritta a dare una qualche conclusione logica al loro agire , troppo spesso
solo giustificato dall'allegria o dal puro piacere estetico, da un'idea che si
scontra e frana a contatto con la realtà. Anche le brutture, e tante, che
circondano gli uomini, regimi politici arroganti e violenti, una povertà storica
e maledetta contro cui combattere quotidianamente, l'ipocrisia di tanti e la
debolezza di molti, sono presentati da Soriano con
la ribellione del giusto,
ma anche con il disprezzo irridente di chi sa di essere altrove e di essere
stato capace di non farsene contaminare .
Soriano aveva iniziato la sua
carriera di calciatore, era anche una vera promessa, ma un incidente ne aveva
interrotto l'ascesa tra i grandi del pallone. Per un ragazzo latino-americano il
calcio spesso rappresenta l'unica possibilità di riscatto, e proprio per questo
c'è tanta affettuosa pietà per quei ragazzi che dal successo vengono travolti, e
forse è proprio da questa considerazione iniziale che nasce tutta l'ammirazione
per il mito del calcio argentino, Diego Armando Maradona.
Soriano, giocatore,
giornalista, scrittore, grande conoscitore dell'Italia, ci lascia in queste
pagine tutta la vivacità di una persona sulla cui tomba, pare, in molti vadano
ancora ogni giorno a chiacchierare, a scherzare, a lasciargli lettere e
messaggi.